Immagina di svegliarti (o forse meglio dire “alzarti dal letto“ viste le zero ore dormite), e trovarti in una puntata di Bear Grylls: l’ultimo sopravvissuto. Nella tua testa non ti perdoni il fatto di non esserti segnata e tanto meno ricordata neanche un consiglio professato da quell’uomo.
Nel giro di un’ora capisci che il mondo che avevi lasciato prima di dormire non è lo stesso che trovi la mattina seguente, i boati ripetuti durante la notte non erano sicuramente un buon presagio, ma la situazione si fa chiara minuto dopo minuto:
- Non hai acqua
- Non hai elettricità
- Non hai rete telefonica né fissa né mobile
Ultimo check alla cantina (allagata la sera prima) e esci di casa a piedi per capire cosa succede… un po’ come viene e con un po’ di paura, lo senti che è successo qualcosa di grande.
Questo è l’inizio di come Modigliana, casa mia, 5000 abitanti, in provincia di Forlì Cesena è passato da essere il paese sconosciuto “di montagna nel confine tra Emilia Romagna e Toscana“ a il famoso “Paese dalle mille frane”, beh in esattezza 300 e senza una via di uscita dal paese.
Dopo 4 giorni senza nulla e altrettante settimane dove mancava sempre qualcosa, ho tratto delle conclusioni:
- Che se prendi accordi per incontrare qualcuno (a voce o tramite biglietti attaccati ovunque) NON puoi più cambiare idea.
- Che anche un paese sperduto come Modigliana con a disposizione solo la rete telefonica e i social può fare tanto.
- Che costruire un ponte è complicato e dispendioso.
- Che gli elicotteri sono di diversi colori e hanno diverse funzioni.
- Che devo avere sempre provviste di cibo in casa (oltre il periodo Natalizio) .
- E che forse Bear Grylls non se la passa poi così male.
Modigliana r(esiste)!
Viola
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